TEATRO LIBERO DI REBIBBIA

QUINDICI ANNI DI PROMOZIONE CULTURALE, ARTISTICA, TEATRALE E CINEMATOGRAFICA PRESSO IL CARCERE DI REBIBBIA N.C.

Il Centro Studi Enrico Maria Salerno, diretto da Laura Andreini Salerno e Fabio Cavalli, lavora dal 2002 alla promozione delle attività teatrali, cinematografiche ed editoriali presso la Casa Circondariale Roma Rebibbia N.C. “R. Cinotti”, coinvolgendo i cittadini reclusi in un progetto di crescita culturale, artistica, professionale.

Il Teatro di Rebibbia è una sala di 340 posti, dotata delle migliori tecnologie di palco e di strumenti di proiezione cinematografica con maxi schermo, è collegata in fibra ottica con mondo del web ed è in grado – unica al mondo da un carcere – di trasmettere spettacoli in live streaming full HD. Ospita una vera e propria Stagione che accoglie eventi e spettacoli prodotti con i detenuti-attori, spettacoli esterni, produzioni e ospitalità di film e video, concerti, workshop tematici, incontri di aggiornamento professionale per i detenuti-attori, per giovani attori d'accademia, per tirocinanti e master-class delle università romane, progetti di integrazione fra carcere e scuole del Lazio mediante condivisione del palcoscenico fra studenti e detenuti.

Attualmente il progetto accoglie circa 100 detenuti e ne ha coinvolti oltre 600 dall'inizio dell'attività. Il tasso di recidiva fra i detenuti impegnati nelle attività si è drasticamente ridotto, a testimonianza del potere di trasformazione del sé che l'arte esercita in modo straordinario.

Il Teatro di Rebibbia è diventato in un decennio una sala aperta al pubblico, con oltre 45.000 spettatori (interni ed esterni); Dal 2003 sono stati prodotti 40 spettacoli con oltre 300 alzate di sipario. L'attività del Teatro Libero di Rebibbia si è aperta ai teatri della città, con la collaborazione con il Teatro Eliseo, col Teatro Quirino, con l'Argentina. In questo modo l'esperienza ha potuto ottenere sempre maggiore visibilità e prestigio. Ha consentito ai detenuti-attori di esibirsi oltre le mura penitenziarie, e ha ospitato grandi nomi della scena nazionale, fino a varcare i confini con il successo planetario del film Cesare deve morire dei fratelli Taviani. 

Sono operanti presso la C.C. Roma Rebibbia N.C. tre Compagnie:  G12 Alta Sicurezza, G8 Lunghe pene, G9 Precauzionale ed una Band musicale.

Le Compagnie

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Compagnia Reparto G12 A.S.

La Compagnia Reparto G12 A.S., sotto la guida di Fabio Cavalli, ha iniziato la propria attività nel 2003. I reclusi hanno portato in scena opere di Shakespeare (Tempesta, Amleto, Giulio Cesare), l’Inferno di Dante, Giordano Bruno, Eduardo, Pirandello, Tolstoj, Brecht… affrontando i temi di Libertà, Giustizia, Colpa, Perdono, e ricevendo numerosi riconoscimenti per l’alto valore artistico e sociale delle produzioni.  Con il cortometraggio “Naufragio con spettatore”, presentato alla 73° Mostra del Cinema di Venezia nell’ambito del Premio MigrArti, Cavalli ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria.

Compagnia Reparto G8

La Compagnia del Reparto G8, diretta da Laura Andreini Salerno, ha debuttato nel 2008. Dal 2010 è stato avviato un protocollo di collaborazione con alcuni prestigiosi teatri romani che hanno ospitato: La Leggenda di Fitzcarraldo, Exodus, La Festa e Viaggio all’Isola di Sakhalin.

Orchestra del Reparto G9

L’Orchestra del Reparto G9 propone spettacoli di teatro musicale e concerti spaziando dalle opere di Campanile ad Aristofane. Con la direzione del M° Franco Moretti (Orchestra Popolare Romana) sono andati in scena Il Favoloso Mediterraneo, Musica e Canti della Diaspora, Omaggio a De André, Il Violinista sul Tevere.

DENTRO E FUORI LE MURA: IL REBIBBIA FESTIVAL

SPETTACOLI TEATRALI, CONCERTI, PROIEZIONI CINEMATOGRAFICHE

A partire dal 2004 il Carcere di Rebibbia N.C. è stato “aperto” alle porte della Città con il primo Festival di spettacolo dal vivo di arte penitenziaria, trasformando un luogo di reclusione in un luogo di promozione culturale per artisti, attori, compositori, scrittori, cittadini reclusi e cittadini liberi.  Oltre agli spettacoli dei detenuti attori, sono stati ospitati artisti e personalità del mondo della cultura, della politica e dello spettacolo che hanno reso omaggio all’attività svolta nel penitenziario con spettacoli, performance, convegni e dibattiti. Carlo Cecchi, Francesco Rosi, Luca De Filippo, Leo Gullotta, Nicola Piovani, Francesco Di Giacomo, Vincenzo Salemme,  Umberto Orsini, Giovanni Marini, Alessandro Haber, Alessandro Gassman, Ninetto Davoli, Roman Vlad, Giancarlo De Cataldo, Leo Gullotta, Paolo e Vittorio Taviani, Ascanio Celestini…. sono solo alcuni tra coloro che hanno realizzato occasioni di incontro e scambio d’esperienze artistiche sul palcoscenico di Rebibbia N.C..

Il Teatro è sede del Festival dell'Arte Reclusa -finanziato da Roma Capitale, giunto alla dodicesima edizione.

E' sede della Festa del Cinema a Rebibbia - una rassegna che si avvale della collaborazione della Fondazione Cinema per Roma e di artisti di primo piano e prevede la promozione della cultura cinematografica presso le carceri con la proiezione delle pellicole più significative della stagione cinematografica nazionale ed internazionale -  e del Rebibbia CityFest

PERCORSI CULTURALI FORMATIVI

FORMAZIONE PROFESSIONALE STREAMING E AUDIOVISIVO

L’Associazione La Ribalta opera al teatro di Rebibbia N.C. da quindici anni ed ha sperimentato sul set di Cesare deve morire dei fratelli Taviani specifici interventi di formazione dei detenuti nel campo della ripresa audio-video. Con la realizzazione del cortometraggio Naufragio con spettatore (Premio MigrArti 2016) e il recente evento Dante in streaming  full HD (20/10 u.s.), il rapporto dei detenuti con le macchine da presa si è fatto sistematico. Nuove opportunità sono offerte dalla digitalizzazione del Carcere, per il superamento del gap tecnologico che colpisce i reclusi. Per far fronte a questo problema, il teatro del Carcere è stato collegato in banda larga con la Rete grazie all’intervento di Unidata, e l’interazione fra Carcere e comparto lavorativo dello Spettacolo è quanto mai concreta. L’esperienza culturale, artistica e di sperimentazione sulle nuove tecnologie di video ripresa, offre ai detenuti un validissimo strumento per la revisione del percorso di devianza e la costruzione di un futuro reinserimento sociale e lavorativo. Per questo  il Progetto Teatro Libero di Rebibbia prevede percorsi di Trattamento e Formazione nel campo della Videoripresa.

Il progetto è sostenuto con i fondi Ottoper Mille della Chiesa Valdese, http://www.ottopermillevaldese.org/